Noi e lui: fan meeting time!, informazioni, regole, video, foto dei fan meeting

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Yshia
view post Posted on 31/7/2014, 20:20






Noi e lui: fan meeting time!









Buona sera foro!

Apro queste discussione che era in cova già da tempo per agevolare un po' tutti... Gli utenti nuovi potranno così reperire rapidamente informazioni e regole da rispettare ad un fan meeting, mentre gli utenti storici avranno modo di rinfrescarsi la memoria. :P

Questa discussione ospiterà anche i video dei fan meeting e le foto; d'ore in avanti dunque, le discussioni in merito ai vari spettacoli presenteranno solo ed esclusivamente materiale riguardante gli spettacoli stessi, tutto ciò che concerne i meeting andrà pubblicato qui.



REGOLE


Cominciamo con la parte più importante, poche e semplici regole da rispettare per rendere l'esperienza piacevole per tutti (ricordiamo tutti che i comportamenti scorretti si ripercuotono su eventuali meeting in futuro, non facciamoci togliere questa bella opportunità!).

  1. Il fan meeting non è una sessione autografi/foto: in genere l'incontro non dura più di 30 minuti, non è temporalmente possibile firmare per tutti nè avere foto singole. In genere si fa una foto di gruppo alla fine della chiacchierata.

  2. Evitiamo le foto a lui durante il fan meeting: ci sono sempre una o due persone incaricate di scattare qualche foto per ricordare il momento, non mettiamolo a disagio facendo i paparazzi. Nel caso in cui vogliate comunque fare un paio di foto, siate discrete e NON USATE IL FLASH

  3. Non è affatto necessario portare un regalo, anche perchè purtroppo, per le ragioni di tempo già citate, non sempre si ha modo di consegnarlo personalmente durante il meeting. A questo proposito da qualche anno a questa parte, come molte di voi già sanno, il forum fa un unico regalo un po' più sostanzioso con ovvio biglietto con i nomi di chi partecipa. Per maggiori informazioni, se interessati, visitate la discussione ''il team del forum italiano: cosa bolle in pentola?'' (segnalato con punto interrogativo azzurro).

  4. Salvo meeting molto grandi e monolingua (Russia) in cui si ha a disposizione un traduttore, la lingua con cui rivolgersi a lui è l'inglese:questo chiaramente è necessario poichè ai meeting sono presenti fan di nazionalità diverse. Nel caso in cui non si avesse dimestichezza con la lingua niente paura! Se avete una domanda in particolare da fare a lui potete riportarla qui per farvela tradurre; nel caso in cui appunto aveste intenzione di partecipare al meeting, fate presente qui la vostra difficoltà! Non è un problema per le 'colleghe' più esperte affiancarsi a voi e farvi da piccolo traduttore simultaneo. Dateci solo un minimo di preavviso per organizzarci ;)

  5. preparate le domande a casa: l'emozione nel conoscere una persona che per tanti di noi è un esempio e un modello così grande, è sempre tantissima... è meglio quindi farsi un piccolo compitino a casa, per evitare silenzi e toglierci tutte le curiosità che abbiamo su di lui (senza essere indiscreti!!!).

  6. ma se siete troppo timidi... potete anche semplicemente rimanere ad ascoltare o improvvisare sul momento. Questa è la vostra occasione per conoscerlo, usatela! Chiacchierate con lui, fate ciò che vi mette più a vostro agio!

  7. sembra scontato ma non lo è: Stéphane è una persona. Ed è una persona anche timida e sensibile, perciò mettiamoci anche nei suoi panni... Non è facile parlare davanti a 10, 15, 20 o più estranei.





INFORMAZIONI GENERALI:


  1. luogo, data e ora vengono decisi poco prima del meeting a causa delle prove e dei molti impegni che Stéphane ha durante gli spettacoli. Perciò vi invito a tenere d'occhio il nostro gruppo su facebook, lo trovate qui, ci siamo trasferite da un po' di tempo e lì organizziamo questo genere di cose!

  2. Per chi non potesse essere presente ma volesse comunque chiedere qualcosa c'è la possibilità di scrivere qui la prorpia domanda, se possibile entro i limiti di tempo, ci penseranno i presenti a rivolgerla per voi a Stéphane.

  3. C'è sempre qualcuno che fa una ripresa del meeting e delle foto, in genere si cercano volontari per le riprese video (basta una normale fotcamera da lasciare fissa, nulla di che!), per chi avesse voglia di offrirsi per questo 'ruolo' avrà la riconoscenza eterna delle fan che non possono essere presenti ;)

  4. Per qualsiasi problema o dubbio potete contattarmi su fb (in privato o nel nostro gruppo). Chi gestisce le ''relazioni'' italia-Stéphane è AnnaB.








Prossimo meeting
(voce sempre aggiornata): Verona, Intimissimi Opera pop.

Data: attorno al 9-10 Ottobre
Ora:
Luogo: Arena di Verona (Piazza Brà).*.



* L'arena è un monumento pubblico, questo comporta due conseguenze:
1) Se si è fortunati, le prove sono aperte al pubblico (questo purtroppo non si è rivelato essere vero nell'anno 2014 con il cambio di produzione).
2) Si entra pagando (se si esce e si desidera rientrare c'è da fare un altro biglietto!). Il costo intero è di 3.10€ , lo sconto viene applicato per gruppi superiori a 20 persone e per gli studenti dai 14 ai 30 anni (monitevi di smartcard/tessera universitaria da presentare all'ingresso).







Edited by Yshia - 5/7/2015, 03:13
 
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AnnaB.
view post Posted on 1/8/2014, 01:09




Per farsi un'idea :)

PRIMO MEETING A VERONA, SETTEMBRE 2012

ALCUNI VIDEO:


www.youtube.com/watch?v=8QjUyuMx1dw
www.youtube.com/watch?v=YDlyI-mt9PA
www.youtube.com/watch?v=k3ejxVmT33U
www.youtube.com/watch?v=l2B11BHQvrM
www.youtube.com/watch?v=HIdj3dWisAw
www.youtube.com/watch?v=nw_jmCwWNM0
www.youtube.com/watch?v=a-VKYrIugc0
www.youtube.com/watch?v=HdQvcpaqj0A
www.youtube.com/watch?v=TT_KNh3hEjA
www.youtube.com/watch?v=SNylFB1SjD8
www.youtube.com/watch?v=OHv5jOPVZSw


TRADUZIONE IN ITALIANO:

Ci racconti qualcosa dello spettacolo?
In questo momento è ancora in costruzione. E' un grande progetto, con tanti piccoli dettagli, ci sono così tanti musicisti, molti pattinatori, la squadra di sincronizzato e dobbiamo organizzare tutto pezzo per pezzo. Avremo una prova generale stasera, e domani ne avremo un'altra... è importante procedere lentamente, un passo alla volta...
Che cosa indosserai per l'"Aida", possiamo saperlo?
Abbiamo provato un sacco di costumi, e sono davvero felice perché tutti i costumi sono stupendi! Sembrano davvero costumi teatrali. Sarò uno zingaro in una transition, per il "Trovatore", e avrò una camicia rossa con una grande cintura, con molti colori - con Luca e Robin interpretiamo gli zingari; così ho un costume per questo pezzo. Avrò un altro costume per Romeo, con pantaloni da balletto e un bellissima maglia...
Ho visto i disegni per i costumi di "Romeo e Giulietta", sono meravigliosi...
Sì, davvero, quando ho visto il costume ero così felice, perché è la prima volta che indosso un vero e proprio costume da balletto! Mi sento davvero come sul palcoscenico. E poi c'è questo costume per "Aida", che è davvero piccolo... [risate]
Non c'è molta stoffa... non sono pantaloni, è come avere solo un asciugamano... un asciugamano molto corto, e niente sopra! E' come essere nudi [risate]
Molto sexy! Farò meglio a non cadere, perché mi scorticherei tutta la pelle!
In realtà è molto speciale, perché di solito arriviamo semplicemente con i nostri costumi e cerchiamo di adattarci gli uni agli altri. Ma questa volta c'è davvero un concept, avremo tutti lo stesso carattere.
Quante persone ci saranno?
Penso che ci saranno diecimila persone. Dietro l'orchestra non c'è pubblico.
E' così speciale avere il ghiaccio all'interno dell'Arena... quello che mi piace è poter vedere il cielo. Quando pattini e vedi il cielo, è bellissimo!
Sei mai stato qui per vedere un'opera, come spettatore?
No, non ancora... Mi piacerebbe tanto, ma non posso quest'estate, l'estate prossima, forse!
E hai realizzato il tuo sogno di andare al Bolshoi?
Non ancora, ma accadrà! Sono ancora giovane, speriamo che la vita sarà lunga...
Parlaci dei nuovi programmi. Non eri preoccupato di presentare un programma come "Ritz", quasi senza trottole?
No, non ero preoccupato più del solito. Sono sempre molto nervoso prima di andare sul ghiaccio, spero sempre in una buona performance... E' sempre difficile concentrarsi solo sul presente, e non pensare: "Oh, forse questa mattina nelle prove ho fatto qualcosa di non buono - o il ritmo non era esatto"... è difficile mettere da parte quei pensieri e concentrarsi solo sul momento presente. Perché penso che per esprimere le emozioni e poter essere presente - si debba dimenticare il passato, dimenticare il futuro; e ciò che mi aiuta davvero è concentrarmi solo sulla musica. Se ascolto molto attentamente la musica, allora tutti i miei pensieri, negativi o positivi spariscono e posso davvero essere sul ghiaccio, nel momento presente. Forse prima sono nervoso, e non so se sarò in grado di eseguire il programma, ma poi, non appena la musica inizia sono completamente nel momento presente, e funziona.
E la storia... è come se fosse la scena precedente rispetto a "Please don't stop the music". "Please don't stop the music" è la fine della notte, e ora è l'inizio della notte, ciò che accade prima. È sera, io sono in albergo - perché sono sempre in albergo [risate], tutta la mia vita la passo andando da un hotel all'altro! Sono nella lobby, all'inizio della serata, chiedendomi: "Devo uscire, o rimanere e andare a letto?" C'è questo tipo di atmosfera all'inizio. E poi sento come qualcosa di speciale, sento che dovrei uscire. L'umore è buono, mi sento bene, stasera l'atmosfera mi aiuta a fare il passo per uscire. Perché di solito non esco. Così penso: "Ok, proviamo." Vedo qualche persona per strada dall'hotel, e penso: "Andiamo fuori, forse incontrerò qualcuno di interessante!"
E c'è questa scena in cui sono per strada e sto correndo, cercando un posto in cui andare. Ci sono alcune persone in attesa di entrare in un locale, sento della musica e penso: "Oh, mi interessa questo posto." Così entro in questo locale, e non appena entro vedo questa gente pazza che balla, suda... sono come posseduto da questa energia, ma non è davvero di mio gusto. Sono posseduto e non riesco ad uscire, ma poi penso: "Ok, adesso basta!" Mi sforzo e riesco ad uscire da lì. E finalmente entro in un mondo nuovo, è completamente il mio mondo, è la mia festa, mi sento davvero a mio agio! Ed è quando inizia "Ritz", quando entro davvero nel mio mondo... non entro nel mondo di qualcun altro, ma creo il mio.
Questa scena è molto teatrale...
Sì, un giorno mi sono svegliato e avevo tutte queste scene molto chiare nella mia mente. Mi sembrava chiaro, la storia stava venendo molto facilmente. L'ho spiegata a Salomé [Brunner]; lei in un primo momento, ascoltando la musica, non capiva, ma quando le ho spiegato è diventato tutto molto chiaro. E' importante quando crei coreografie, avere queste immagini. Se non hai immagini è difficile costruire la storia, costruire la coreografia e il movimento. Ma quando hai la direzione, e le immagini di ciò che desideri, è più facile. E' una specie di sceneggiatura su cui adattare la coreografia.
Hai un sogno, qualcosa che volevi fare, diverso dal tuo lavoro?
Diverso dal mio lavoro... beh, io sono davvero fortunato!
Forse il teatro! [risate]
Teatro... sono interessato a fare tante nuove esperienze. Mi piacerebbe ballare su un palco per una [compagnia di danza] contemporanea. So che non sarò mai un ballerino, a causa dei pessimi piedi e delle brutte linee del corpo...
Certo, hai pessimi piedi... [risate]
Non sarei mai Nureyev! Purtroppo, con il balletto classico penso che non sarei perfetto come vorrei. Penso che la danza contemporanea sarebbe meglio, perché anche se non hai le linee del corpo perfette, puoi ancora farla, non è così disturbante. Quando vedo un balletto classico penso sempre che se vedi un errore appare immediatamente – ti concentri solo sull'errore. Devi davvero essere così vicino alla perfezione. Quando si guarda un balletto, si ammira l'opera, ma appena fanno qualcosa che non va, "Ahhh!"
La danza contemporanea è più libera, quindi forse sarebbe possibile per me sul palco. E' uno dei miei sogni, sì. I miei sogni per il futuro sono: imparare a ballare, imparare a cantare, imparare a recitare... [risate]
Canterai, domani?
No, non ruberò la parte al cantante questa volta! [risate]
Hai cantato lo scorso anno...
Sì l'ho fatto, ho gridato! [risate] Quest'anno in realtà abbiamo delle specie di urla nel pezzo degli zingari con Luca e Robin, qualcosa tipo: "Wooo! Woooo!"
Come stai?
Sto bene! Grazie a Dio!
Viaggi sempre così tanto... in Giappone, in tutto il mondo...
Ho buone risorse. Mi prendo cura di me stesso, so che il mio corpo è molto importante, me ne prendo sempre cura.
Ti auguriamo tanta, tanta salute, è importante per noi!
Grazie, anche a tutti voi! Se abbiamo la salute, se abbiamo la forza di andare avanti, possiamo fare tutto ciò che vogliamo. Ora sono in buona salute, va tutto bene. Non preoccuparti. Non penso al passato, prendo ogni giorno come viene e mi prendo cura di me stesso.
Dicci di più di Tchaikovsky.
Tchaikovsky è il mio pezzo per mantenermi in forma, devo dire! [risate]
Ci sono sei salti!
Sì, ma non è solo per i salti. Forse è difficile da spiegare, ma è un pezzo molto difficile, perché è molto preciso. E' come una specie di balletto classico, forse non si vede davvero quanto sia difficile, ma lo è. La concentrazione è dal principio fino alla fine, non c'è un momento in cui puoi... [respirare]. Nei programmi di solito c'è un momento dove puoi rilassarti: "Questa è la pausa, dove si respira." Ma in Tchaikovsky, anche quando c'è un momento di quiete, c'è sempre qualcosa accade, c'è ancora profondità. Ed è per questo che lavorare a questo programma mi mantiene in buona forma, voglio avere questo tipo di libertà per i miei allenamenti. Poi, eseguirlo davvero è una storia diversa. Mi sento... soprattutto quando ero in Giappone e mi esibivo, c'era un tale silenzio, avevo paura di fare rumore con le lame! [risate] Sentivo volare le mosche! E pensavo: "Non fare rumore, devi essere delicato, ascolta la musica, dovrebbero sentire solo la musica."
Questa "delicatesse" è la cosa più importante del programma.
Che versione del concerto stai usando?
La versione tratta dalla colonna sonora di "The Concert".
Hai lavorato a questo programma un anno fa, e di nuovo adesso, era una versione diversa? hai cambiato qualcosa?
Penso che ciò che è cambiato sia probabilmente lo spirito, era molto diverso. La prima volta era forse molto abbozzato, l'ho soltanto eseguito, era un'esecuzione. Un anno dopo, lo spirito era lì, finalmente. Magari con l'automatismo del movimento, lo spirito può emergere.
Com'è interpretare Romeo per la seconda volta?
Mi sento completamente diverso rispetto a quando ho pattinato Romeo con la rosa. Questa volta la rosa è Carolina! [risate] Sono molto felice, ci conosciamo da così tanti anni. E' sempre diverso pattinare con qualcuno rispetto a pattinare da soli. Carolina [Kostner] mi diceva che le piace avere qualcuno, sentire la mano dell'altra persona. Non sei solo. E' vero. Quando ci guardiamo l'un l'altro pensiamo: "Ok, facciamolo!" Non siamo una coppia di danza, non siamo una coppia di artistico, mostriamo solo la nostra connessione al pubblico, questa è la nostra versione di "Romeo e Giulietta". Ce ne saranno molte altre, io ne ho fatta una versione, ora ne facciamo un'altra insieme, probabilmente la prossima volta ci sarà qualcun altro...
Di chi è stata l'idea, chi ha coreografato questo programma?
L'abbiamo coreografato insieme quest'estate, Salomé, Carolina ed io. Carolina ed io siamo molto autoritari, così abbiamo portato entrambi le nostre idee e Salomé ci diceva cosa andava e cosa no. Salomé ha gusto, noi siamo "prepotenti", vogliamo questo, vogliamo quello... Salomé sa cosa usare e cosa no.
Parlaci del tuo lavoro con Miki [Ando] e Tatsuki [Machida].
La prima impressione che ho avuto di Tatsuki è stata che fosse molto introverso. Ora, più lo conosco e più riesco a vedere le sue personalità. Quello che volevo mostrare in questo programma sono le due facce di lui: una è quella molto sensibile e dolce, l'altra è il suo lato più ruvido, maschile. Abbiamo cercato di lavorare su quegli estremi, di bilanciare il tutto anche con le battute della musica, quelle più violente e i suoni più orientali, giapponesi. Lavorare su entrambi i lati era il nostro obiettivo principale per il programma, avere movimenti molto morbidi e poi improvvisamente duri.
L'ho visto quattro volte, migliora sempre più...
Sì, sono rimasto molto colpito, perché la prima volta che gli ho visto [eseguire il programma] era molto nervoso, teso, i movimenti trattenuti. E poi, non gli ho detto molte cose, ma solo ripetendo e ripetendo il programma diventava più morbido, piegava di più le ginocchia, andava sempre meglio. La prima volta era molto teso, sentivo che i suoi nervi erano irrigiditi. E adesso, ogni performance è migliore della precedente. Ho visto anche il suo "Firebird" e mi ha colpito molto, penso che lui abbia tante facce che ancora non conosciamo. "Don Chisciotte" era completamente diverso, quest'anno ha due programmi molto diversi da tutto ciò che ha fatto in passato.
E Miki?
Con Miki abbiamo fatto "Lawrence d'Arabia", volevo che lei fosse una specie di diva che seduce Lawrence. [risate] Ho cercato di tirarle fuori questo. La cosa principale che volevo per lei era che fosse tranquilla sui suoi elementi tecnici, in modo da potersi concentrare su questa interpretazione seducente per la sequenza di passi finale. Era davvero importante collocare gli elementi, ci siamo concentrati su questo, in particolare per lo Short Program - il programma con cui farà il suo rientro alle competizioni, ha bisogno di sentirsi sicura e tranquilla.
Potresti farle da allenatore...
[risate] Io vivo in Svizzera e lei in Giappone, è impossibile!
Ma sarai al suo fianco al Grand Prix?
Sì, sarò a Parigi, probabilmente. Non so se sarò a bordo pista...
Perché i nostri amici giapponesi dicono che non ha un allenatore.
Sì... supporterò ogni sua decisione, se avrà bisogno di me a bordo pista, ci sarò.
Stéphane, tornerai a Milano?
E' molto vicino a casa mia., ma per il momento non è in programma... sarò a Torino per i Golden Skate Awards. Milano/Torino non è molta strada! Sono due ore, no?
Meglio Milano!
Meglio Verona...
Verona! La adoro... ieri sera passeggiavo qui, amo questa città...
Hai una città preferita?
No... Il mio letto!! [risate]
Qual è il tuo rapporto con la musica? Cosa rappresenta per te, e quanto è importante nella creazione di una coreografia? Ti ispira di più la musica o i passi?
La musica, come dicevo prima, è ciò che mi tiene nel momento presente. Senza musica, sento solo la mia voce interiore - quando la musica comincia la mia voce scompare per lasciare spazio alla musica. Quando crei una coreografia non puoi non concentrarti sulla musica, è la cosa più importante, la musicalità del programma. I passi vengono dalla musica.
Pensando ai diversi stili di danza, classica, jazz, contemporanea... qual è quello che ti rappresenta maggiormente, e quale senti più tuo quando pattini?
Amo tutti gli stili, anche nel ballo da sala vedo movimenti, posizioni interessanti. Così come quando guardavo i tuffi alle Olimpiadi... mi concentro sull'estetica del movimento. Potrebbe essere contemporanea, classica, moderna, jazz, da sala, o nello sport, ginnastica, ciò che conta è l'estetica. Sono sempre aperto a nuovi stili. Mi piacerebbe vedere uno spettacolo di danza africana, con qualcosa di molto selvaggio, solo le percussioni, il ritmo, sono sicuro che sarebbe impressionante.
Sappiamo che è passato diverso tempo, ma ci farebbe piacere sapere qualcosa di più in merito a "Fix you". Da cosa nasce questo programma? Rappresenta una parte di te o una parte della tua vita?
E' passato un sacco di tempo! [risate] Rappresenta una parte della mia vita, probabilmente... perché l'ho fatto! [risate]
Ma non sai perché...
No...?
Prossima domanda!
[risate]
Quando pattini dai l'impressione di isolarti completamente dalla realtà, quasi come se creassi un mondo tuo a cui il pubblico prende parte partecipando alle tue emozioni. E' davvero così?
E' così, mi isolo dalla realtà, è come se in quel momento il tempo si fermasse. Mi sento come se non ci fosse un "tic-tac": come una bolla nel tempo.
Anche il respiro si ferma. Quando guardiamo...
Sì? Non so, per me il tempo resta sospeso, ed è il mio momento. Ho un secondo, che si estende per la mia esibizione.
Riprenderai dei vecchi programmi, qui, "La Traviata" e "Guglielmo Tell". Di solito lo fai perché te lo chiedono, non per tua scelta. Potrebbe succedere che tu decida di ripetere un tuo programma, non solo perché Marton è nello spettacolo, o suonano "La Traviata"...? E che programma sarebbe?
Sì, stavo pensando di rifare alcuni programmi "vintage"... [risate], arriveranno. Mi piacerebbe vedere come pattinerei adesso "Poeta". Ci sono dei programmi che rifarò sicuramente, sì, vorrei risentire com'era.
Visto che hai nominato "Poeta", sai che quest'anno è molto popolare? Sai che altri pattinatori hanno scelto questa musica?
Ho sentito che Evan la userà, è vero?
Evan [Lysacek], Alena Leonova, Stefania e Ondrej... noi siamo un po' offesi, qualcuno "osa" pattinare questa musica!
Ma no, lo prendo come...
Un complimento?
Sono onorato, se ho ispirato... beh, la musica non l'ho scritta io! [risate] Non sono il compositore, possono prenderla!
Sì, ma era... sei tu la prima associazione che viene in mente, sentendo quella musica. "Ah, 'Poeta', Stéphane."
Sei curioso di vedere quei programmi, o non ti interessa?
Sono curioso di vederli, ma non per giudicare. Non sono nella posizione per farlo... vorrò vederli, avere un'impressione, come spettatore, non come giudice.
Hai mai pensato di lasciare il pattinaggio? Se sì, che cosa ti ha dato la forza di continuare?
La prima volta che ho pensato di smettere è stata quando mia sorella ha annunciato alla famiglia la decisione di lasciare il pattinaggio. E' stato un sacco di tempo fa, avevo forse 11 anni. Avevo cominciato a pattinare grazie a mia sorella, per me era normale andare agli allenamenti con lei, era parte del mio allenamento, eravamo compagni di squadra. Il giorno in cui ha detto che avrebbe smesso, ho realizzato che stavo perdendo una parte di me, ho pensato: "Non voglio restare se lei non c'è, non voglio allenarmi senza di lei." Mia mamma non ha fatto obiezioni, mi ha detto che se volevo smettere, potevo scegliere, non mi avrebbe forzato. Dopo due settimane, o forse una, sono andato da lei e l'ho implorata: "Mamma, ho davvero bisogno di andare sul ghiaccio, ti prego, accompagnami! Voglio pattinare!" e così è ricominciata.
Quando ti senti male, quando pensi: "Non posso fare il mio lavoro", se fai un passo indietro ti accorgi di quanto sia importante per te. In tutto. Come quando sei a casa, e ti senti come se volessi andartene da qualche altra parte; te ne vai, e poi quando sei via pensi: "Voglio tornare a casa." E' sempre così, fai un passo indietro, e te ne rendi conto. Qualche volta sei così preso dalla routine, dal lavoro di ogni giorno, che non riesci più a vedere ciò che conta. Allora fermati, non continuare a guardare il buio.
Un libro letto che ti sia rimasto impresso.
Adesso sto leggendo la biografia di Rafael Nadal! [risate] Non è esattamente molto...
Artistico?
La scrittura non è molto... molto... [risate]
Ma la sua vita è interessante, ho trovato delle somiglianze che mi hanno divertito molto. Non gli piace il formaggio! è nato in aprile, ed ha avuto problemi alle ginocchia. Sembra una persona molto semplice nella vita privata, poi sul campo diventa un leone. Mi piacerebbe incontrarlo!




Altre fotografie: http://fotki.yandex.ru/users/attenais/album/191487

Edited by AnnaB. - 1/8/2014, 15:12
 
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Yshia
view post Posted on 1/8/2014, 15:32




Anna.... SOLO GRAZIE !



groupwavegroupwave

 
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AnnaB.
view post Posted on 6/8/2014, 23:39




Di nulla ;) :)



BELLINZONA, GENNAIO 2013

VIDEO:


Video


TRADUZIONE IN ITALIANO:

Allora... qual'è il programma?
Per prima cosa vorrebbero un augurio di buon anno da te! ... possibilmente in tutte le lingue che conosci :P
[risate] Forse in francese ce la faccio! Va bene in francese? Perché in russo... scusate... [risate]
[prima in francese, poi in inglese:] Vi auguro un buon anno, bei momenti, belle esperienze, un sacco di felicità e buona salute! Spero che condivideremo molti momenti come questo, il mio tempo è limitato ma penso che sia imporante passare un po' di tempo insieme, incontrarci, avere questo contatto diretto. Spero di vedervi a molti spettacoli!
Un sacco di felicità anche a te!
Grazie! Merci!
Ci dici qualcosa dello spettacolo di ieri sera?
Sono molto felice di poter pattinare "My body is a cage", penso che l'ultima volta sia stata probabilmente l'estate scorsa, poi non l'ho più fatto per un po'. E poi non so, stavo lavorando con Salomé [Brunner] e le ho chiesto: "Pensi che sia una buona idea, se riprendiamo 'My body is a cage' per i prossimi spettacoli?" e lei ha detto di sì, che potevamo lavoraci su. Non mi ricordo quando l'ho rifatto per la prima volta quest'inverno, ma è stato un grande piacere tornare a questo programma, sono davvero felice di farlo qui, come a Torino – mi piace che sia molto diverso da "Putting on the Ritz", un programma in cui mi diverto un sacco, mi sento molto a mio agio con la coreografia, con il personaggio, con ciò che abbiamo creato io e Salomé. E' una buona combinazione per me pattinare questi due programmi. Probabilmente fra poco cambierò "My body is a cage" con un altro programma, [ma] "Putting on the Ritz"... voglio ancora mostrarlo, davvero, amo pattinarlo!
Ti piace fare fotografie?
Io, fotografare? Mi piace, ma non sono sicuro di avere talento! [risate] Innanzitutto quando è complicato non so mai come mettere a fuoco...! Ma amo [la fotografia], in particolare mi piace vedere come in un momento si possano catturare così tanti dettagli... tu ieri mi hai dato una foto, si vedono [Alexei] Yagudin e [Il'ja] Kulik fermi mentre io sono per aria [risate]... per ogni persona, l'istante è così diverso, mi piace.
Grazie! E' stato fantastico vedere tutti quei grandissimi pattinatori sul ghiaccio insieme
Sì, per me è stato un grande onore far parte di questo gruppo di campioni olimpici, mi sono sentito un po'... non al posto giusto [risate]... ma...
Per noi è stato un gran momento! I re!
Anche per me! Anche perché Alexei e Il'ja sono i miei pattinatori preferiti.
Ci dici qualcosa di Rock Circus? Quale sarà il tuo personaggio?
Sì, abbiamo già fatto alcune prove, e sono andato a vedere il Rock Circus I con Christa Rigozzi, lei interpreta quella che sarà la "mia" parte, anche se lo spettacolo sarà completamente diverso. Anche le esibizioni saranno diverse, con diversi acrobati. Il mio ruolo sarà [inizialmente] quello del direttore del circo, poi diventerò una rock star. Scoprirete come ci si arriva! E' un bello sviluppo del personaggio, all'inizio è come se usassi un po' quest'immagine da "Piccolo Principe", non in questi termini, ma qualcosa del genere. Non ho idea di cosa sia il rock! Poi mi ci avvicino, e mi piace sempre di più, mi scateno. Questa è l'idea del personaggio.
Che differenza ci sarà col Rock Circus "4Kids"?
Lo spettacolo sarà prima di tutto più... [dice qualcosa in tedesco]
??
La musica sarà meno forte...
Ah!
Tu come lo dici?
[in italiano] "Più bassa"...
[risate]
Cosa?

Sì, "Lower?" Non sarà così forte come per lo spettacolo serale. E probabilmente alcune scene in cui le ragazze sono vestite...
Non molto...
Non molto [risate], saranno più vestite nella versione per bambini.Diciamo che è più soft. Sarà più o meno lo stesso spettacolo, ma in una versione più soft.
Sarà tutto in tedesco?
Sarà in tedesco, forse alcune parti in inglese... credo che alcune canzoni saranno in inglese.
Avete già scelto le canzoni?
Abbiamo lavorato ad alcune canzoni, ma non abbiamo ancora fatto la scelta definitiva.
Quindi solo le canzoni sono in inglese?
Sì!
Almeno capirò le canzoni...
[risate]

Ci parli dei nuovi programmi per Art on Ice?
Ho due nuovi programmi. Nel primo atto pattinerò su "Paint it black". All'inizio non sapevamo se sarebbe stato con musica dal vivo o no, ma poi i produttori hanno deciso di invitare Seven – mi piace molto, adoro la sua performance, ero felice che lui avesse accettato di cantarla anche se non è una sua canzone. Sono sicuro che sarà grande. Fra due giorni andrò in studio a controllare il tempo, l'arrangiamento musicale e tutto, ci vorrà un po' di tempo per avere il pezzo definitivo, ma con Salomé abbiamo già lavorato alla coreografia. E' davvero divertente avere questo ritmo, è selvaggio; di solito amo le linee classiche, molto pure, ma qui è più rock, folle, c'è un sacco di energia: è più una questione di energia che di linee. Poi, per il secondo pezzo, "Run", tutto si basa sulla velocità, la lunghezza, è molto diverso. Abbiamo deciso di fare "Paint it black" perché sapevamo già di volere "Run" di Leona Lewis, e io cercavo qualcosa di diverso, qualcosa con cui mi senta a mio agio ma che sia anche nuovo, che non avessi mai fatto prima. Così siamo arrivati a "Paint it black"... sono arrivato. E poi ho chiesto se per loro andava bene, hanno deciso di farlo con la musica dal vivo, e hanno trovato i musicisti. Io ho dato l'idea iniziale, e sono stati molto collaborativi, non hanno cercato di farmi fare qualcosa che non volessi, sono stato molto fortunato, e felice!
Non vediamo l'ora di vederlo!
Hai già i costumi?

Stiamo lavorando anche a quelli adesso, è pazzesco perché... fare questi spettacoli, organizzare i costumi, le musiche e tutto per Art on Ice e anche per Rock Circus, ci sono così tante idee, così tante cose diverse... più le promozioni... è un periodo impegnativo, ma mi piace, è la mia vita. Mi diverto, e dopo il tour di Art on Ice avrò qualche giorno di riposo, prima di cominciare le prove generali per Rock Circus.
Sai che il concerto per violino di Tchaikovsky è stato composto in Svizzera?
Oh, davvero??
Davvero, Tchaikovsky ha vissuto per molto tempo in Svizzera.
Sai dove?
No, non so in quale città...
Probabilmente da qualche parte sulle rive di un lago... è interessante, grazie!
Hai in programma Tchaikovsky?
Non so quando... al momento sono in "pausa Tchaikovsky"! [risate]
Non lo vedremo più?
Probabilmente [sì], ma adesso si sta prendendo una piccola pausa! [risate] Perché ho chiesto ai produttori di concentrare... di non chiedermi ogni volta un programma diverso, perché ho già moltissime cose a cui lavorare, e se ogni volta ad ogni spettacolo devo fare un programma diverso... non ho abbastanza tempo per lavorare a sei programmi diversi nello stesso giorno.
Vicino a Vevey!
Scusa?
Vevey... sul lago [di Ginevra]... la città di Tchaikovsky.
Vevey! Grazie!
Fai così tanti spettacoli in tutto il mondo. C'è qualcosa in particolare di uno spettacolo che ti piace più di ogni altra?
No, è sempre diverso, in ogni posto lo spirito è diverso, anche qui a Bellinzona è diverso dall'anno scorso, è difficile fare paragoni. Cambiano il luoghi, il pubblico...
Non c'è qualcosa in particolare di uno show, non so, ad esempio i costumi, o qualcos'altro, che ami più degli altri?
Beh, se pensiamo ad Opera on Ice...
No no, non stavo pensando ad Opera on Ice! [risate]
Io sì, perché amo quei costumi! [risate] E' vero che a Verona è speciale. Penso che per chi c'è stato, quel luogo sia incredibile, è stato molto speciale, sì. Ma quando arrivi qui non pensi all'Arena di Verona, pensi: "ok, ora sono a Bellinzona, pattino qui e sono felice di essere qui".
E' [una città] molto bella!
E anche qui abbiamo bei siti storici! [risate]
Ma l'Arena è l'Arena...
L'Arena è l'Arena, sì.
Hai visitato i castelli [di Bellinzona]?
Li vedo tutti e tre dalla finestra della stanza dell'albergo, ma purtroppo non ci sono ancora potuto andare!
Quest'anno farai Opera on Ice?
Sì, è il 28 di settembre
Ok, allora possiamo comprare i biglietti... [risate]
Vendono già i biglietti?
Sì sì!
Beh, penso che sarò invitato... sì sì, ci sarò.
Quando hai un momento di crisi, cosa fai per superarlo? O cosa diresti a chi sta vivendo un momento di difficoltà?
Penso che tutti abbiamo momenti di difficoltà, e quando ci capitano dobbiamo accettarli. Sarò ripetitivo, ma dobbiamo accettare il fatto di avere un problema, e poi fare i cambiamenti necessari a risolverlo. A volte trovi la soluzione in fretta, a volte c'è bisogno di molto tempo. Con gli anni ho imparato ad essere un po' più paziente. Non sono ancora saggio, ma ci sto lavorando! Sì, l'accettazione, e allo stesso tempo prendersi il tempo necessario per risolvere le cose, per cambiare ciò che hai bisogno di cambiare. Anche quando insegno ai bambini, o parlo con gli amici... cerca di trovare sostegno nelle persone in cui hai fiducia, e nella famiglia, è importante.
Hai guardato la Grand Prix Final? Qual è stata la tua opinione?
Ho guardato la GPF? ... ho guardato i Grand Prix... ma la finale... l'ho guardata o no? Non penso... perché? ... Non mi ricordo! [risate] Forse gli short... non mi ricordo, non ho immagini in mente al momento! Mi ricordo la free dance, quella mi ha colpito.
Stai lavorando a qualche nuova coreografia per qualcuno dei tuoi allievi?
Sì, due giorni fa ero a Milano con Stefania e Ondrej per aiutarli con il loro "Poeta". Mi hanno chiesto di lavorarci, e gli ho detto che devono avere la loro interpretazione personale, non voglio che sia in alcuno modo una "copia" di quello che ho fatto. Mi hanno chiesto di lavorarci non per ottenere un'interpretazione simile, lo sanno, non vogliono questo, ma pensano che io possa dargli un po' più di carattere. Abbiamo lavorato ai dettagli, per dare più variazioni, più forza in alcune parti e più romanticismo in altre. E' stato molto bello, è la prima volta che lavoro con una coppia, e mi piace molto. E' così diverso, perché hai due energie da far funzionare, a volte la ragazza dice "no, voglio fare così"... è davvero interessante, perché di solito hai solo una persona con cui negoziare, ma in questo caso sono due, con le loro opinioni sulle cose, i loro corpi, le loro capacità da combinare insieme. Vedi subito quando qualcosa funzionerà, perché è in armonia, o quando qualcosa non funziona, per via dei fisici, o del ritmo, o della tecnica. Devo dire che essere un pattinatore di coppia non è affatto facile, devi sapere sempre cosa sta facendo l'altro, essere in armonia con l'altro. Loro due mi hanno colpito molto, spero che continueremo a lavorare insieme. Lei è una ragazza dolcissima, e anche lui è un ragazzo molto simpatico, gli auguro tutto il meglio. Ho appena scoperto che non potrò vedere il libero degli Europei, perché sarò sull'aereo per il Giappone, e il programma libero delle coppie è proprio durante il volo!! [risate] E' così irritante!! E' la vita, saprò come sono andati quando arrivo!
Stéphane, sei un grande pattinatore, un grande coreografo, cantante e ballerino. Hai mai pensato di produrre uno spettacolo tuo? Un "Lambiel & friends"? Come Shizuka Arakawa, invitando i tuoi amici pattinatori?
Ho un'agenda dove scrivo le mie idee, e una delle note è: "idee per il mio spettacolo". Pian piano si sta riempiendo... è piena di idee. So già quali pattinatori voglio, alcune musiche che voglio...
Allora lo vedremo?
Lo spero!
Grazie!
Ci metterai il famoso programma di dieci minuti che avevi detto di voler fare?
Sììì...... [risate] No... Nel mio spettacolo, che voglio fare un giorno, probabilmente pattinerò, ballerò, reciterò, farò un sacco di cose. Probabilmente pattinerò un sacco. Non vedo l'ora, spero che avrò la forza di fare quello che immagino.
Ci sono domande a cui sei stanco di rispondere?
Mh... no? [risate] Non credo...
Grazie al cielo...
No... No no, davvero. Capisco che a volte... per loro è la prima volta che chiedono, perciò anche se per me è probabilmente la centesima (ora ho smesso di contare)... se mi chiedono capisco che sia la prima volta per loro, che hanno bisogno di quella risposta, perciò è normale che io glie la dia, se vogliono sapere.
Hai un sacco di date fra Giappone ed Europa, un sacco di fusi orari... come fai a rilassarti?
[indicandosi le occhiaie] Guarda la mia faccia! [risate]
No, amo dormire, probabilmente il modo migliore per riprendersi dal jet lag e dal troppo lavoro è dormire. Ho bisogno di almeno 8 ore a notte, e se non ho le mie 8 ore... [risate] do di matto! E ovviamente sto attento a cosa mangio e ad avere uno stile di vita sano, anche se viaggiare ogni settimana non è molto sano – ma a parte quello cerco di fare il possibile, cibo sano, buon riposo... mi piace prendermi cura di me, quando sono nella mia camera [d'albergo] mi faccio una maschera [risate]... una sui piedi, una sulla faccia [risate], crema sui muscoli... devo aver cura del mio corpo, e queste piccole cose che lo rendono confortevole mi divertono davvero.
Abbiamo sentito che c'è un DVD di pattinaggio con te e [Peter] Grütter.
Sì, ci stiamo lavorando
Ah, ok, non è ancora in vendita?
No, no no, ci serve ancora un po' di tempo per tutte le spiegazioni. Probabilmente sarà difficile per chi non pattina, ma penso che sia comprensibile. Sarà sui fili, su alcuni passi, i primi passi sono abbastanza semplici, e poi diventa un po' più complicato. Abbiamo registrato ad Oberstdorf lo scorso ottobre, e adesso bisogna che Peter spieghi tutti i passi che abbiamo ripreso, e ci vorrà tempo per trovare le spiegazioni giuste. Le stiamo ancora scrivendo.
Stéphane, penso che tu debba [andare]
Sì... Grazie infinite per essere venute a Bellinzona! Verrete allo spettacolo questo pomeriggio?
Sì!
Ma avete già visto tutto ieri...
[risate]
Divertitevi!!

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Altre fotografie:
http://www.photoya.de/en/album/music-on-ic...n-saturday.html
http://fotki.yandex.ru/users/cathy16/album/142582/?p=0
 
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view post Posted on 3/9/2014, 12:57
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quadruplo axel
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L'Isola che non c' è ...............

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Bellissimo Topic e soprattutto gran bei ricordi :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
Grazie Yshia e soprattutto mille grazie a te, cara Anna, per il grande lavoro di traduzione di quanto detto nei meeting storici di Verona e Bellinzona ....

Come tornare indietro nel tempo per me .....

:) :P ;)

Tutti bellissimi ricordi - ma il primo meeting del Settembre 2012 rimane il migliore
nella mia memoria :B):
 
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AnnaB.
view post Posted on 3/9/2014, 23:23




Prego :)


VERONA, SETTEMBRE 2013

VIDEO:


Video

TRADUZIONE IN ITALIANO:

Wow... è un bel posto in cui lavorare! Miglior ufficio di sempre...
Ci parli dei nuovi programmi?
Come saprete, probabilmente, pattinerò sull'aria di Escamillo, da "Carmen", e "Ave Maria" di Schubert. Ho lavorato con Salomé [Brunner] su entrambi i programmi. Pattinare su "Carmen" è stata una mia idea. Alcuni mesi fa a tutti i pattinatori è stata data una lista dei brani che avrebbero suonato in Arena, e potevamo dire quale avremmo scelto. Io avevo "Carmen" e un altro pezzo come preferiti, ma purtroppo l'altro pezzo non sarà eseguito domani. Perciò hanno cercato un altro pezzo per me, e mi hanno suggerito l'"Ave Maria". All'inizio ho pensato: "L'hanno già pattinata tutti... sarò l'ennesimo a portare sul ghiaccio l' 'Ave Maria'!" Ma credo che con Salomé siamo riusciti a dimenticare tutto ciò che avevamo visto prima e ad immergerci nella musica. Ho accettato di farla, perché è un luogo speciale, con musica dal vivo, un'orchestra, grandi cantanti, questo crea una dimensione diversa, per me è una grande occasione poter fare l'"Ave Maria" qui. Non chiederei mai ai miei allievi di pattinarla, io stesso non avrei mai pensato di farlo, ma in questa particolare occasione è una grande opportunità, non vedo l'ora di pattinare questo programma. All'inizio ci sarà un angelo che scenderà dall'Arena, come se mi trasmettesse forza dal cielo – da un angelo all'altro [risate] Escamillo è il torero, combatterò con un toro. Abbiamo immaginato, con Salomé, che ci sia un toro di fronte a me, all'inizio del programma devo combattere contro di lui. Il primo tentativo non riesce – non so se abbiate mai visto una corrida, ma in Portogallo funziona così, mi sono ispirato alle corride portoghesi: all'inizio il torero si mette di fronte al toro e lo provoca., ma a volte il toro non è pronto, e il torero deve tornare indietro e ricominciare. Quindi, al primo colpo non ci riesco, poi provo di nuovo e riesco a colpirlo – tutti nel villaggio celebrano la mia vittoria, ed è così che conquisto Carmen, la seduco perché sono così forte, sono un grande torero... [risate] questa è la storia del programma. Mi piace molto pattinarlo, è un pezzo lungo, cinque minuti e qualcosa, ma penso che sarà bellissimo...
Adoro "Carmen"...
Anch'io, "Carmen" è stata la prima opera che ho visto, quando avevo forse 12 anni, con Peter [Grütter].
Avrai un costume verde?
Verde?
Hanno fatto vedere i bozzetti dei costumi.
No no!
Anche "Carmen" è molto popolare.
No, non quanto "Ave Maria"... Perché? Forse perché le uniche versioni che ho amato davvero sono state quelle di Katarina [Witt], Tessa e Scott... c'era ancora spazio per un uomo per farla! Non lo so...
Pattinerai questi programmi anche nei prossimi spettacoli?
Vedremo!
Hai già un'idea di cosa porterai in Russia?
Non ancora, no. E' il 16 di novembre, perciò ho ancora un po' di tempo per pensare a quali programmi voglio pattinare.
Ci dici qualcosa di "A Chorus Line"?
"Chorus Line" è stato coreografato nella primavera duemila e....
Dodici.
Dodici. Grazie. [risate]
Lei è la mia encoclopedia. La mia Wikipedia! [risate] E' il tuo nuovo nome: Lambiel Wikipedia.
Nella primavera del 2012 ho lavorato con Octavio de la Roza, primo ballerino di Béjart . Perché ho lavorato con lui? Sono andato a vedere uno dei suoi spettacoli, "Tango amore", e mi è davvero piaciuto... era molto semplice, la mis ensemble... la mis ensemble? Come si dice in inglese?
La mis ensemble?
In inglese? No. [risate]
Non sono il tuo traduttore!
Dai, Wikipedia!... la mis ensemble! [risate]
Ok, la mis ensemble era molto semplice, ma molto efficiente. Non mi piace quando ci sono molti oggetti di scena sul ghiaccio. Lui non ne usava nel suo spettacolo: il personaggio, il feeling con la musica, ciò che faceva, tutto era appropriato, mi sembrava giusto, ho pensato che sarebbe stato interessante lavorare con lui per il pattinaggio, perché avrebbe avuto una visione nuova per me. Sono andato a congratularmi con lui alla fine dello spettacolo... non lo conoscevo, gli ho chiesto se potevamo andare a prenderci un drink una volta e parlare, un approccio molto semplice. E' un ragazzo molto gentile, mi ha presentato tutta la compagnia di danza, mi sono sentito molto a mio agio e ho chiesto se avrebbe voluto lavorare con me. Lui ha detto: "Sì, certo! Su che musica?" - così abbiamo cominciato a cercare una musica. Avevamo moltissime idee. Non ho mai fatto musical prima d'ora, lui ha proposto quest'idea di "Chorus Line", non conoscevo questo musical, non avevo mai visto lo spettacolo, o film tratti da "Chorus Line", ma l'ho trovato molto interessante, perché racconta la vita di un ballerino. Vai da un'audizione all'altra, provando a "sedurre" i produttori, i coreografi, provando ad essere il migliore: il miglior ballerino, il miglior pattinatore... mi sono innamorato di questo personaggio. Tutti hanno una storia, tutti hanno lavorato un sacco, hanno dato tutta la loro vita per quella performance, per questa vita [indicando il ghiaccio] – ma solo uno potrà unirsi alla compagnia, fra migliaia di ballerini. Forse nel pattinaggio non abbiamo questo tipo di audizioni, ma abbiamo le gare, è tutto molto competitivo, dobbiamo gareggiare l'uno contro l'altro, ognuno con la propria personalità. In questo programma volevo mostrare come sarei stato se fossi un ballerino. Mi piace che all'inizio ci sia la voce dell'insegnante che fa la lezione [di danza], e io la seguo. C'è tutto il corso di danza, siamo stressatissimi perché lui da così tante istruzioni, consigli, ci guardiamo l'un l'altro pensando: "Ok, dobbiamo fare tutto bene," eccetera. Ma alla fine sono a mio agio, sono sul palcoscenico, ho successo. E' una storia a lieto fine!
Devi seguire una dieta particolare, per fare questo sport?
Vorrei! Vorrei riuscirci, ma mi piace troppo il gelato! Ieri sera con Marvin [Smith] abbiamo cenato in hotel, e dopo cena ho detto: "Ho una voglia di gelato..."
Cioccolato?
No, frutti di bosco e "fine del mondo"! La fin du monde! Buonissimo...
Cerco di restare in forma, è molto importante, ma mi alleno un sacco perciò ho bisogno di molti zuccheri. Sono una persona molto tesa, penso di avere davvero bisogno di zuccheri. Ma ho smesso di bere Coca Cola, [risate] perché ne bevevo un sacco! Quest'estate ho fatto un controllo con un medico ad Oberstdorf, ha fatto alcuni test sul mio corpo e ha detto che per le mie articolazioni sarebbe meglio non berla. Niente più Coca Cola per me! Penso di averne bevuta una dalle prove estive ad Oberstdorf.
Hai coreografato per Florent Amodio.
Sì, qualche tempo fa, abbiamo fatto il programma corto in maggio, "La Cumparsita."
Comincia con "Por una cabeza", non so se conosciate questa musica. "Por una cabeza" è la prima parte
Dal film "Scent of a Woman"?
[canta il tema]
Questa è la parte in cui ha la combinazione e il triplo axel, e poi c'è "La Cumparsita."
Perché ho pensato ad un tango per lui? Perché... penso che abbia il potenziale per fare qualcosa di molto carismatico, molto forte, molto "macho", ho provato a spingerlo un po' oltre a ciò che ha sempre fatto negli anni precedenti, per vedere il suo potenziale.
[musica di cellulare, risate] Scusa!
No problem, sta bene con l'opera!
Volevo che andasse un po' oltre. Amo la sua personalità, il suo carisma, penso che abbia un grande potenziale, per questo ho davvero lavoratu sul: "devi fare qualcosa di diverso."
Vedremo. Penso che fosse spaventato il primo giorno, perché gli chiedevo cose un po' diverse, ma il secondo giorno era già nel personaggio. Ma è stato in maggio, è passato del tempo, spero di poter controllare il suo programma ancora, prima dell'inizio dei Grand Prix. Ma non so quando, forse dovrò andare a Parigi. Vedremo.
Ci hai cantato "Scent of a Woman"... avevi preparato qualche canzone per oggi?
Oggi? [risate] No, venite la prossima settimana a Winterthur per "Rock Circus"!
Vuoi parlarci di Das Zelt?
Abbiamo già fatto probabilmente una ventina di spettacoli, con "Rock Circus", e ce ne sono altri dieci, fino a dicembre. E' stato un grande progetto per me, ho lavorato con un attore – il ragazzo che ha scritto il testo è un attore e mi ha dato anche lezioni di recitazione. E' stato davvero utile, perché all'inizio non mi sentivo a mio agio col tedesco, devo presentare lo spettacolo in tedesco, è complicato: non sono mai stato sul pacoscenico, non ho mai parlato, è molto diverso, e in tedesco, nemmeno nella mia lingua... perciò è servito molto, una settimana di lezioni di recitazione, e lo rifaremo prima di Winterthur, lo vedrò di nuovo, facciamo lezioni regolarmente per aggiornare e mantenere fresco lo spettacolo. Ciò che è importante è... non ho nessun numero circense, ma sono il presentatore dello spettacolo, devo essere fresco, introduco tutti i numeri, tutti gli artisti e i musicisti. E devo anche cantare, perciò devo essere in forma con la voce!
Lo farete anche in francese?
Mi hanno chiesto, credo che lo faremo in francese, ma penso che il problema sia... non si può tradurre - alcune delle espressioni che faccio, alcune parti comiche della sceneggiatura non funzionerebbero con la traduzione letterale, perciò dovremmo probabilmente fare dei cambiamenti. L'idea è quella, perché si spostano nella parte della Svizzera francese, perciò cercheremo di adattarlo, se andiamo.
Non siete ancora sicuri?
No, perché la Svizzera francese è sempre all'inizio dell'anno, e all'inizio dell'anno io mi preparo per "Art on Ice".
Hai due personaggi. Quale preferisci? Il direttore del circo o la rock star?
Penso di preferire la rock star! [risate] Mi sento più rock star! Il direttore del circo mi piace molto come personaggio, solo che è così rigido... devo essere solido, sono il capo. Ma io non mi sento direttore per niente, sono un bambino, un matto! E' divertente cambiare, nello spettacolo, quando cambio gli abiti, è tipo [gesto di liberazione, risate], un cambiamento enorme, mi sveglio e sono un uomo diverso, comincia uno spettacolo nuovo. Mi piace davvero quel cambiamento.
Il tuo programma "Paint it Black" è stato una sorta di preparazione a "Rock Circus"?
No, assolutamente. Pensavamo a "Paint it Black" già molto prima
... puoi parlare a voce più alta?
[in falsetto] Pensavamo a "Paint it Black" già molto prima [risate]... molto prima che mi chiedessero di presentare "Rock Circus". Sì... non so perché ho scelto i Rolling Stones... un giorno sono andato da Salomé e lo ho detto: "voglio pattinare i Rolling Stones!"
E lei: ".... Rolling cosa??" [risate] "Rolling Stones..." "Che musica..?" "Paint it Black". All'inizio non ne era entusiasta, ma poi abbiamo cominciato a lavorarci sul ghiaccio, e [le è piaciuta].
Le piace provare cose nuove, ma penso che non conoscesse davvero i Rolling Stones prima. E nemmeno io, non so perché mi sia venuta quest'idea! Probabilmente un giorno li ho sentiti alla radio e ho pensato: "mi piace, voglio pattinare questa [canzone]."- e sono andato da Salomé e le ho detto: "ecco la musica!"
A volte hai bisogno di idee spontanee, a volte funziona così.
Stéphane...
Alza la voce [risate]
Io sono "il direttore".

Sì, confermo! [risate] Il direttore dell'Arena!
E si sente molto a suo agio in quel ruolo...
Sì lo so.. potrebbe fare lei il direttore del circo! [risate]
Ho una domanda da parte dei fans in Russia che non sono potuti venire. Durante tutta la tua infanzia e giovinezza sei sempre stato concentrato sul pattinaggio. Ti sembra, a volte, di esserti "perso" qualcosa? Cose come andare al cinema, uscire con gli amici...
No, per niente. Penso che la mia infanzia sia stata così ricca, così piena di esperienze... probabilmente ho avuto molto più di tanti altri. Il pattinaggio mi ha dato così tanto. Non è solo uno sport, è questo che rende il pattinaggio speciale. Forse, se ti concentri su uno sport esclusivamente atletico... ma col pattinaggio devi aprire la mente. Io vivevo in un paese piccolo, dove non abbiamo un palazzetto del ghiaccio, non abbiamo scuole di danza, non abbiamo spettacoli, musical... ma dovevo aprire la mente, allargare le mie vedute a 360 gradi. Dovevo curare la parte atletica, ma anche essere curioso, su tutto, spettacoli, danza, libri, moda, mi interessavo a tutto. Quando avevo sette anni e ho cominciato a pattinare, mi interessava disegnare i miei costumi, scegliere le mie musice, copiavo i pattinatori più forti, guardavo tutti i video, imploravo mia mamma di lasciarmi restare [sveglio] fino all'ultimo gruppo della competizione anche se dovevo andare a scuola il giorno dopo. No, ho avuto un'infanzia molto, molto felice. Molto felice. E mia mamma è sempre stata molto permissiva, era molto severa quando ero sul ghiaccio, se non lavoravo bene non era contenta, mi sgridava! Ma per il resto era molto permissiva, se le chiedevo di uscire con i miei amici rispondeva: "Certo che puoi. Ma sai che domani avrai gli allenamenti, e sai come andranno." Dovevo essere responsabile io per il mio lavoro.
Ma ti sgridava [quando non riuscivi a fare qualcosa sul ghiaccio]!
Certo, era una "mamma di pattinatore"! [risate]
C'erano degli elementi che non riuscivi a fare?
Sì. E di solito quando non riuscivo a fare qualcosa, dicevo – per esempio a Peter – "ok, se non riesco a farlo la prima volta, non sarò mai in grado di farlo." [risate] "Perciò non chiedermelo mai più." Non so se lo sapete, ma prima di Peter ho avuto un'allenatrice. Mi ha chiesto di fare... o forse non me lo ha chiesto lei, ho provato – ho visto qualcuno fare un doppio salchow e ho pensato: "sono pronto per un doppio salchow." E la prima volta che l'ho provato, l'ho fatto. Perciò era così, quando Peter mi chiedeva di provare per esempio una trottola, la provavo e se non riuscivo a farla, gli dicevo: "Non la proverò mai più. Non funziona. Non le darò una seconda opportunità, è inutile." [risate]
E come ti convincevano a lavorarci? ... Tua mamma che ti sgridava?
[risate] Sì! tutto il tempo! e io che urlavo con lei! Ero un bambino tremendo... terribile.
Molte delle tue fans italiane non sono riuscite a venire per via di un incidente delle ferrovie. Però hanno le domande... ragazze?
Ragazze!! Voi due!!! [risate]
Io vorrei sapere del tuo gatto.
Scusa?
Il tuo gatto. Ha una "famiglia" ora o hai sempre solo lei?
Ha fratelli e sorelle.. e una mamma e un papà... [risate] ma non li conosce... Sono io il suo papà, sta solo con me. E' molto... ho dovuto tagliarle il pelo...qui... [risate] perché ha il pelo molto lungo, e aveva nodi dappertutto, dappertutto! Ho dovuto tosarle le gambe... adesso ha il pelo lungo e le gambe tosate..
E' grossa?
E' un gatto molto grosso, sì. E' un maine coon. E' grande, è grassa... adesso è a dieta! [risate] E la sgrido tutto il tempo perché continua a grattare la porta dove c'è il cibo. C'è sempre qualcosa nella sua ciotola, ma lei gratta la porta, perciò le dico "Ce n'è di cibo. Finisci la tua ciotola e poi ne riparliamo."
Niente più coca neanche per lei?
No, basta. Finita. Non c'è più coca cola in casa.
C'è qualcosa che ti aiuta a ricordarti casa, quando sei all'estero e ne senti la mancanza?
Oggigiorno... e penso che Reut sia d'accordo, oggigiorno con internet... [risate] vero? Facetime, skype, facebook, eccetera, sei sempre collegato con il mondo intero. Anche se non è comunque "casa". Quando sono a casa avrei sempre voglia di andar via, di viaggiare, perché amo viaggiare, e quando viaggio spero di poter tornare a casa presto. Vorresti sempre un po' quello che non hai – però cerco di godermi [il momento], quando sono qui non penso a come starei a casa, mi diverto in questo posto, nel momento presente.
E ti diverti un sacco anche con il tuo account instagram...
Sì!!
Anche noi...
A volte ho una piccola crisi... "oh, questo è un momento instagram!" Mi piace. L'ultimo post: Salomé ha un dvd di un amico, un insegnante di una compagnia di danza di Sydney, in Australia, che ha fatto questo dvd di pilates. Lo ascoltiamo tutte le volte che vado a Zurigo a lavorare con Salomé, facciamo il riscaldamento con questo dvd. E' divertente sentire la sua voce mentre dice ai suoi studenti: "questo è un esercizio di resistenza, dovete essere forti..." e noi "wohaaa, sì, siamo forti..."
Quante volte ti alleni?
Tutti i giorni, tutti i giorni vado sul ghiaccio. Dipende se sono in Svizzera o no, ma se sono in Svizzera ci vado tutti i giorni. Mi piace ogni giorno andare sul ghiaccio, o allenarmi, a volte esco a correre; sai che odio la routine, è un bene che al momento la mia vita non sia per niente una routine.
Con quali giovani pattinatori ti piacerebbe lavorare?
E' già nei senior, ma mi piace davvero moltissimo Kaetlyn Osmond. Amo la sua personalità. E' una dei pattinatori con cui mi piacerebbe lavorare.
In luglio hai lavorato coi giovanissimi in Giappone
E' stata una bellissima esperienza, sono rimasto molto colpito dall'educazione dei bambini. Sono molto motivati, molto intelligenti – ovviamente era una selezione, non erano tutti i pattinatori, c'è stata una selezione da parte della federazione giapponese, erano i migliori [piccoli] pattinatori del Giappone. Ma erano così educati, così motivati, ogni volta che davo un consiglio capivano immediatamente, sono così connessi a ogni minima parte del loro corpo. Per me è stato un grande piacere lavorare con loro, spero di poterlo rifare la prossima stagione, ho scoperto nuovi talenti.
Grazie!
Mi sembra di capire che [i giovani, oggi] siano molto avanti tecnicamente. Cosa pensi che bisognerebbe aggiungere al sistema attuale?
La libertà. Adesso ci sono così tante regole che il pattinatore deve essere un computer. Tutti quei bottoni, tutte quelle opzioni, la personalità scompare, e abbiamo solo i protocolli. Non hai nemmeno bisogno di guardare un programma, basta guardare i pdf e sai già [cosa l'atleta ha fatto.] Vista la scheda, visto il programma. Quando io lavoro con i giovani, cerco di dare loro la sensazione del pattinaggio, di cosa significa pattinare. Non hai bisogno di fare un triplo per essere felice, o soddisfatto. Puoi fare una sessione di un'ora senza neanche un salto, senza nessuna trottola, solo per sentire il vento sul viso, per fare dei bei fili interni, io mi sento come se volassi, e se immagini te stesso da qualche parte, puoi davvero, davvero creare qualcosa di diverso dall' "essere sul ghiaccio a lavorare sulla tecnica". Ovviamente la tecnica serve, devi essere capace di fare tutte quelle cose, ma allo stesso tempo devi trarre piacere da questo sport. Adesso... è molto difficile divertirsi pattinando. Con questo sistema di giudizio, è tutto molto represso.
Hai lavorato coi pattinatori Giapponesi anche in Armenia, quelli più grandi, che andranno alle Olimpiadi.
Sì, ero in Armenia non ricordo quando, alcune settimane fa, con Tatsuki, Nobunari, Akiko e Satoko. E ancora, all'inizio abbiamo lavorato solo sui fili, sul "volare" sul ghiaccio. Non è pattinare, è davvero volare, segui solo la musica e vai, lasciati andare, non è solo qui [fa un movimento trattenuto] è davvero "ah" [allargando le braccia]. Voglio che provino questa sensazione, ho cercato davvero di [fargli] raggiungere il cielo, tutto, il piacere. Poi abbiamo lavorato anche ai programmi, Akiko ha dei programmi bellissimi, sia il corto che il libero. Mi hanno colpito molto. Non so se li ha già rivelati? "La vie en rose" e "Il fantasma dell'opera". Entrambi i programmi sono perfetti per lei. Tatsuki ha tenuto "Firebird", e poi ha "East of Eden" per lo short program – anche quello è molto drammatico, penso che l'abbia scelto lui, e si vede: poiché è una sua scelta molto personale, ci mette così tanta energia. Esprime se stesso. E' questo che voglio. Se sono loro a scegliere la musica, se partecipano a tutto il processo, il risultato è sempre migliore di quando il coreografo viene, mette la musica e ti dice: "fai così, fai così...." - così non è personale. Ero così felice, perché l'anno scorso ho lavorato [con Tatsuki] cercando di dargli così tanti consigli, informazioni, e penso che ora abbia "digerito" tutto, e possa davvero essere se stesso. Ne sono felice, mi fa venire la pelle d'oca.
Andrai alle Olimpiadi?
Non credo, dovrò prepararmi per "Art on Ice", è molto importante per me [lavorare in quel periodo], avrò probabilmente due programmi nuovi da prepaprare e se vado a Sochi...
Canterai ancora?
Non ne abbiamo ancora parlato
Ma vorresti?
Se ho una bella canzone, perché no!
Con chi ti piacerebbe duettare la prossima volta? Puoi immaginare qualsiasi cantante, scegli, noi organizziamo.
Davvero? [risate] Non so, sono andato allo "Zurich Openair" e ho sentito James Blake, electro singer, è incredibile, l'ho adorato. O.. non so, mi piacerebbe cantare con Paolo.
Paolo Nutini?
Sì.
Hai lavorato con quasi tutti i più grandi ormai. C'è un pattinatore, del presente o del passato, con cui ti piacerebbe lavorare per fare uno spettacolo insieme?
Non è più vivo, ma l'ho visto in video, il suo nome è Robert Wagenhoffer, pattinava negli anni 80. Purtroppo è morto, ma aveva un modo di pattinare molto speciale, non mi sembra vecchio, quando guardo i video, il suo stile era così all'avanguardia. Mi ha colpito tanto, dovreste guardarlo.



Altre fotografie: http://absoluteskating.proboards.com/post/218941/thread
http://absoluteskating.proboards.com/post/218958/thread

Edited by .Anna. - 4/9/2014, 11:13
 
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Yshia
view post Posted on 3/9/2014, 23:33




Mercì ancora Anna, grazie davvero.
 
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AnnaB.
view post Posted on 4/9/2014, 10:42




BELLINZONA, GENNAIO 2014

VIDEO:


Video

TRADUZIONE IN ITALIANO:

Ciao! Buongiorno... come state? Benvenuti a Bellinzona!
Qual è il programma per oggi? ... Boss? Vieni qui, Boss... [risate]

Vuoi tirare le somme dell'anno appena finito? Ciò che ricordi di più, il tuo ricordo più bello?
... Davvero?
Miglior ricordo del 2013.
Miglior ricordo del 2013... oddio... [risate]
Ok, prossima domanda!
Non ero pronto! [risate]
Vuoi dirci qualcosa sullo spettacolo? Chi ha scelto i programmi che pattini?
Laurent [Tobel] ha scelto i programmi un sacco di tempo fa, e non erano molto attuali nel mio repertorio, a parte "Ne me quitte pas" che ho ripreso per "Ice Age". Ma "Run" era davvero completamente fuori repertorio, avevo finito con quel programma in estate. Alla fine dell'estate Laurent mi ha chiesto di farlo per questo spettacolo, e dal momento che me l'ha chiesto con così tanto anticipo ho pensato: "Non posso dorgli di no, ho un sacco di tempo per prepararlo." In realtà è bello pattinarlo di nuovo, perché quando ho controllato il programma su youtube, per ricordarmelo... [risate]
Sì, sapete, con così tanti programmi, se non lo faccio per un po' devo davvero andare su youtube a controllarlo. Di solito non controllo, quando lo pattino non ho bisogno di ricordarmelo, non guardo le mie esibizioni perciò non so davvero cosa sto facendo... lo so dentro, ma non so come sia visto da fuori. E' sempre bello tornare ad un programma perché c'è quel processo in cui lo guardo, e vedo... "Oh mio Dio. Cosa sto facendo? Cosa sto facendo..." [risate] E ho una nuova occasione per farlo sapendo cosa voglio cambiare, cosa voglio migliorare. E' una bella cosa, ero emozionato all'idea di preparare di nuovo "Run" . Anche se ho pensato che era un programma del 2013, e adesso siamo nel 2014... [risate]
E "Ne me quitte pas" è sempre speciale, è uno dei miei programmi preferiti
Anche dei miei, e non l'avevo mai visto [dal vivo] prima, perciò grazie!
Prego! E' davvero un programma speciale, perché era un periodo difficile, quando ho coreografato questo programma con Salomé [Brunner] era un momento molto particolare della mia carriera [gli ultimi momenti prima del ritiro dalle competizioni -ed.]. Ora, a distanza, è una sensazione diversa e posso davvero godermelo. Amo questa canzone, amo la voce di Jacques Brel, amo lo stato d'animo di questo programma, mi sento molto a mio agio nell'esprimerlo.
Grazie, perché non avevo avuto l'opportunità di vederlo dal vivo...
Probabilmente non sarà l'ultima volta, perché mi piace davvero. E' sempre bello pattinare programmi nuovi, ma ci sono momenti in cui mi piace rifare programmi che ho pattinato in passato, è [una sensazione] speciale.
Hai urlato in due programmi di "Opera on Ice": "Rigoletto" e "Toreador". E' una tradizione? Possiamo aspettarci un urlo anche per le prossime edizioni?
[risate] Non so, dipende dal personaggio! Ho urlato in "Rigoletto"... in realtà in "Rigoletto" non era in programma.
Improvvisazione?
Ho improvvisato! Penso che volessi provocare un po' questo cantante lirico, [risate] perché lui si sentiva nel centro [della scena]... probabilmente stava pensando: "E' il mio momento, adesso." Poi c'è questo silenzio in "Rigoletto" e io ho pensato: "Ok, usiamo questo silenzio." Lui probabilmente era un po' scioccato: "Cosa succede? E' il mio turno di cantare!" [risate] E' stato un momento spontaneo. Anche in "Carmen" non era del tutto previsto, ma avevo in mente l'espressione del torero che avevo visto in Portogallo da bambino, mi ricordavo le espressioni di quegli uomini, che urlavano e provocavano il toro. Quella era la sensazione che avevo a Verona, ero davvero nel personaggio, potevo vedere il toro, sentivo quello che sente il torero quando è sul campo a combattere, penso sia stato molto istintivo. L'immagine era già nella mia mente, ma è stato più come un: "Ok, in questo momento me lo sento, lo faccio."
Se il personaggio mi richiede un urlo, lo farò ancora, certo! Non posso dirvi quando e dove, ma un giorno...
Ho una domanda italiana...
Ci sono "domande italiane"?
Non "in italiano"!
Di argomento italiano!
Vorrei sapere la tua opinione sul cambio di allenatore di Paolo Bacchini.
Non conosco le cause, non so se l'abbia fatto per ragioni personali, per le condizioni di allenamento, non ne ho idea perciò non posso esprimermi su questo. Ma in genere quando fai un cambiamento è perché ne [hai bisogno], perciò lo supporto: io non so quale sia, ma probabilmente ha una buona ragione per farlo.
Quando cambi allenatore è perché cerchi qualcun altro?
Non "qualcun altro", forse a un certo punto... potrebbe essere un problema economico, potrebbe essere la famiglia... potrebbe essere qualsiasi cosa, non conosciamo il motivo perciò non possiamo parlarne, ma penso che ad un certo punto, se non sei al 100% soddisfatto dal tuo ambiente [di lavoro] devi prendere delle decisioni. A volte per il costo, a volte per la salute, la famiglia, l'allenatore, ci sono tante ragioni, devi soppesare e scegliere il meglio per te. Capisco pienamente, devi fare delle scelte, se ritirarti o no... è molto difficile, per tutti. Quando decidere di ritirarsi? Perché vuoi ritirarti? Quali sono le tue ragioni per farlo? E' una decisione grande, impossibile da capire se non sei al posto suo.
Posso chiederti dei nazionali giapponesi? So che li hai guardati e molti atleti hanno fatto una grande performance. Il momento migliore per te?
Il momento più bello dei nazionali giapponesi è stata la performance di Akiko Suzuki. Il programma libero; è stata magica, avevo la pelle d'oca... è stata incredibile. Sapevo che una settimana prima aveva avuto parecchie difficoltà con gli allenamenti, ma quando guardi quella performance non c'è dubbio, è arte, davvero, è stata meravigliosa. Ero così felice per lei! E anche perché ha la mia età, siamo nati nello stesso anno e so quanto sia difficile andare avanti ogni giorno, so quanto sia difficile fare una prestazione del genere nel tuo paese, di fronte a 18 mila persone, c'è una grandissima pressione, le pattinatrici più giovani volevano la posizione per ottenere il posto olimpico, ma lei ha fatto il suo lavoro.
E di fronte a te Tatsuki [Machida] ha ottenuto il posto per le Olimpiadi. Come ti sei sentito?
E' stato grande, deve essere orgoglioso di se stesso, è migliorato un sacco in questi mesi. Penso che sia diventato cosciente di se stesso, di ciò che vuole. E' più determinato. Forse prima pattinava perché "era il suo sport", il suo "hobby", cioè non un hobby perché era già molto professionale, ma non sapeva davvero dove stava andando. Penso che ad un certo punto ci sia stato un "click", ha pensato: "Ok, se voglio fare qualcosa, devo farlo adesso, non più tardi." Ha messo insieme tutti i pezzi, e tutti l'hanno visto, l'hanno sentito. Il risultato è arrivato perché si è davvero battuto per raggiungere questo obiettivo, io sono stato solo un pezzo del puzzle, è stato lui a mettere tutti i pezzi al loro posto. E' il suo lavoro.
Hai detto che segui molte competizioni ora...
Le ho sempre seguite... quando gareggiavo non guardavo i miei avversari, ma sono sempre stato molto interessato alle altre discipline e agli altri pattinatori.
Seguirai Sochi o [gli Europei di] Budapest?
Speravo di andare a Budapest, alla fine non ci andrò – ma li guarderò [in tv] di sicuro. Non so ancora chi parteciperà, ci sono già molti ritiri. Capisco che sia molto vicino alle Olimpiadi, ma allo stesso tempo se sei pronto per le Olimpiadi lo sei anche per gli Europei... è difficile capire la tattica di questi ritiri. A Sochi ci sarò per la prima settimana, per il Team Event e per le coppie di artistico, ma devo prepararmi per "Art on Ice", ho due nuovi programmi a cui lavorare, il che significa che non posso stare due settimane senza allenarmi.
Puoi dirci qualcosa dei nuovi programmi?
Sì, per "Art on Ice" stiamo lavorando a due programmi molto diversi, sono entrambi speciali, perché li ho scelto io! [risate] Ovviamente, non posso lasciare che altri decidano per me! Ma abbiamo dovuto negoziare un po'... è stata una trattativa difficile, ma alla fine abbiamo i due programmi. Uno è un pezzo classico, sul Concerto per pianoforte di Grieg, suonato da Khatia Buniatishvili. Il primo movimento, che è molto lungo, penso sarà accorciato, dura probabilmente una decina di minuti.
Il tuo "programma da dieci minuti", finalmente!
Beh, non saranno dieci minuti perché Khatia suona [fingendo di suonare] così!! [risate] in cinque minuti il Concerto è finito!
Anche secondo e terzo movimento...
Probabilmente suonerà i tre movimenti contemporaneamente! Ma spero di avere il tempo di pattinare... [risate]
Questo è il primo programma. Abbiamo già fatto dei tagli, probabilmente alla fine saranno 7 minuti circa. Il secondo pezzo è degli Hurts, pattinerò sulla canzone "The Water" e... vedrete. A Zurigo!
E' un segreto?
Lo vedrete!
Ci sarà un'orchestra dal vivo, con la pianista?
Sì, ci sarà un'orchestra, col pianoforte.
Che orchestra?
Vedrete... [risate] Vi ho già dato un sacco di informazioni!
E i costumi?
Per i costumi ho appuntamento questa settimana, ho delle idee.
Cosa rappresenta Grieg, per te?
Grieg è... ho avuto l'opportunità di andare in Norvegia e di visitare la casa dove ha vissuto, probabilmente gli ultimi anni della sua vita. E' una casa meravigliosa, in mezzo alla natura, un posto molto romantico, pieno di pace, tranquillità. E' così che sento la musica di Grieg, ispiratrice: sento la foresta, sento questi boschi norvegesi, la sensazione della libertà nella natura, la sua bellezza, le cose semplici della vita. Mi sentivo così in casa sua. Una cosa bellissima era il suo studio di fronte alla finestra, potevi davvero immaginarlo scrivere la sua musica, con la vista di un lago, o di un fiordo, l'acqua e la foresta, tutto il verde e il blu dell'acqua, facevano davvero un grande effetto. Ho visto davvero quanta ispirazione ha tratto da questo. Vicino alla casa hanno costruito una piccola sala per concerti, ho ascoltato un concerto lì, la Sonata per violino e pianoforte N.3, credo. E' stato bellissimo, c'era una finestra dietro al pianoforte, dietro al palco, si vedeva il lago, potevi guardare il meraviglioso paesaggio ascoltando la musica. E' un posto stupendo, se passate da Bergen... dovreste davvero visitarlo!
A proposito di costumi: cosa ne pensi dei pantaloni gialli del tuo amico Maxim Trankov?
[risate]

Il giallo gli piace, decisamente...
[indicando la giacca] sai cosa, questo in realtà è un regalo di Natale di mia sorella! Lei non sa nulla, non ha mai sentito parlare dei pantaloni gialli di Maxim... quando ho aperto il regalo, la mia prima reazione è stata: "Sul serio?? ... Gialla??" [risate] nemmeno io ho pensato ai pantaloni di Maxim, ma adesso che me lo fai notare... devo andare a Sochi con la mia giacca gialla!
In realtà è ottima, è davvero molto leggera e molto calda, la usano per fare escursionismo, mia sorella lo adora, perciò sa cosa è bene indossare. Mi ha detto: "è un'ottima giacca, quando sarai sul ghiaccio ad allenare i bambini piccoli, è bene che tu indossi un colore brillante, così ti vedranno bene!" [risate] E' per questo che ha scelto il giallo. E probabilmente Maxim ha avuto la stessa idea. [risate] Voleva lasciare un'immagine forte, e per il momento ha fatto un buon lavoro! Gli auguro buona fortuna per il resto della stagione.
Anche Odrej Hotarek ha scelto i pantaloni gialli.
Sì, per "The Mask", no? Il giallo è il nuovo nero... [risate] La prossima volta dovreste venire tutti in giallo!
Hai detto che vai su youtube a cercare i video dei tuoi programmi... non hai mai pensato di registrarli, raccoglierli e produrre tu stesso un dvd?
Sì, mi piacerebbe... ma sarebbe difficile... probabilmente per prima cosa dovremmo occupare un palazzo del ghiaccio, coprire tutte le pubblicità, dovremmo avere dei tecnici per registrare, e io dovrei ricordarmi tutti i programmi... è molto difficile. Ho già pensato di fare una raccolta di vari programmi, perché anche per me è molto interessante vedere l'evoluzione... ma poi devi avere i diritti per tutti i canali, e per le musiche. Mi piacerebbe, ma...
Perché poi le cose si perdono...
Sì, ma non molte - grazie al cielo abbiamo youtube!
Grazie al cielo abbiamo internet. E le nostre telecamere!
A dire il vero ho trovato molti video degli allenamenti di quando ero bambino. Mia mamma riprendeva i miei allenamenti, e io lo detestavo! [risate] E adesso me ne pento così tanto, perché ogni volta che guardiamo le cassette – sono ancora quelle cassette, vi ricordate quelle telecamere enormi con dentro una cassetta che poi va messa dentro un'altra, che a sua volta va nel videoregistratore... abbiamo provato a guardare tutti quei video e c'è sempre mia sorella! Perché ogni volta che mia mamma si spostava su di me io: "No! Non registrarmi!! Nooooooo!!!" [risate] così tornava a riprendere mia sorella, e adesso guardiamo sempre lei! E io penso: "voglio vedere me!!", ma sto sempre urlando con mia mamma!
E' un piccolo archivio – dovrei fare dei tagli e produrre un "Le mie migliori urla contro mia mamma"...
Wow, sembra promettente!
Ero tremendo, non so perché fossi così terribile, forse avevo paura che registrasse qualche mio errore, o pensavo: "Se riprende, sbaglierò il salto." Così le dicevo: "Non registrare!" - davvero pensavo: "Mamma, lo sai che quando registri sbaglio il salto, è colpa tua, li sbaglio, non riprendermi!" Ero terribile, un piccolo diavolo.
Mia sorella era molto tranquilla, lei lavorava, faceva le sue cose. Era molto brava negli allenamenti, ma non appena metteva la musica per eseguire il suo programma, non so, restava paralizzata, non era più capace di saltare. Per me il problema era mia mamma che registrava, per lei la pressione, il momento in cui parte la musica, è il tuo programma, devi eseguirlo.
Ci puoi parlare delle nuove card autografate?
Sì, stiamo lavorando ad un nuovo design, per il sito, e con i grafici ci siamo ispirati a una disciplina che è stata rappresentata una volta sola alle Olimpiadi, nel 1904... o 1906, non ricordo. Si chiamava "Special Figures", ed era una disciplina bellissima. Prima, per molti anni ci sono state le compulsory figures [figure obbligatorie], ma in quella disciplina le figure erano libere. I pattinatori erano "scultori" del ghiaccio, dovevano creare [con le lame] i disegni più belli, e i giudici valutavano le figure disegnate sul ghiaccio. Poteva essere un fiore, o [altro], si vedevano disegni bellissimi.
La lama lascia un segno sul ghiaccio, se riesci davvero a controllarla, puoi perfino scrivere il tuo nome, disegnare un fiore, puoi dipingere il ghiaccio. Quella disciplina, fatta di disegni sul ghiaccio, si chiamava "Special Figures". L'abbiamo scoperta, abbiamo visto i disegni meravigliosi che il campione olimpico riusciva a fare, era bellissimo, e abbiamo pensato: "Ok, noi faremo rivivere questa disciplina." Su uno dei lati delle card c'è una di quelle figure speciali. Adesso sto lavorando per cercare di [imparare a] disegnare sul ghiaccio con le lame, è molto difficile. Vorrei creare qualcosa, ma per il momento sono solo piccoli cerchi... messi insieme si possono creare dei cuori... [disegnando sul tavolo] così. Abbiamo lavorato anche con Salomé, e questa era l'idea, far rivivere qualcosa che nel pattinaggio abbiamo perso: è diventato molto atletico, controllato, ci sono i punteggi, i livelli, è tutto molto calcolato, penso che ci sia una parte artistica del pattinaggio a cui dobbiamo tornare. E' un'arte magica, scolpire il ghiaccio con le lame. Questa è stata l'origine del nuovo sito e delle [card].
E cosa ci sarà sul sito?
Vedrete! [risate] Non vi dirò tutto! Questa è l'ispirazione, poi arriverà la storia completa.
Quando lo vedremo? Perché se ne è parlato qualche mese fa...
Sì è vero, sono già passati alcuni mesi...
C'è "Art on Ice", le Olimpiadi...
No, spero che sia [pronto] prima di "Art on Ice". Farò tutto il possibile!
E per quanto riguarda il dvd?
Anche quello era previsto in autunno... ma alcuni di noi non sono molto bravi a recitare... perciò dobbiamo registrare di nuovo un sacco di cose. Abbiamo registrato quasi tutto ad Oberstdorf, e ogni volta che abbiamo qualcosa da rifare dobbiamo tornare lì. E adesso ci siamo accorti che dobbiamo rifare alcune cose anche per via dei microfoni – l'abbiamo fatto con le nostre attrezzature, abbiamo investito un sacco di tempo e di energie e non è ancora come vogliamo. Vogliamo che sia un buon prodotto, e quando sarà pronto sarà pronto, se non è ora sarà più avanti. Come dicono in Madagascar... "Mora mora"! [risate] Se non sarà domani, la settimana prossima... se non la settimana prossima... l'anno prossimo! Un giorno! Mora mora. Voilà!
Il tuo film Disney preferito?
Penso che il mio preferito fosse "Aladdin", e piangevo così tanto con "La Bella e la Bestia", lo adoravo... e adoravo la tazzina, la teiera, che dolci! E anche Ariel, "La Sirenetta." Penso che siano questi tre i miei preferiti.
Sai che quando [qualche settimana fa] abbiamo visto le tue fotografie con il costume di "Poeta" eravamo tutti scioccati? Abbiamo pensato: "Perché non siamo là!?" [risate]
Hai ritrovato la tua valigia?

Sì, è stata ritrovata, una settimana dopo! [C'era dentro] tutto, pattini, costumi, i miei regali di Natale... [a bassa voce] Non volate mai via Parigi! [risate] Non volate mai via Parigi! Non volate con Air France!
Devo tagliare [il video]?
[ridendo] No no!
E' successo anche a me...
Con Air France? Via Parigi?
Sì, quando sono venuta [in Svizzera dal Giappone] per "Art on Ice", hanno perso la mia valigia!
Con dentro i biglietti per lo spettacolo.

Oh... nooooo...
Ma l'ho visto lo stesso!
Ah, grazie al cielo!!
Ero molto seccato, perché non capivano! Gli dicevo: "Ho uno spettacolo, ho i pattini nella valigia, dovete trovarla!", e loro: "Ma non sappiamo dove sia."
"Siete..." [risate]
E mi dicono: "Ma perché non vai a comprarti dei pattini nuovi?" [risate]
"... avete idea di cosa devo fare??", e loro: "Non puoi noleggiarne un paio?"
"Sì certo, userò quelli a noleggio."
Quelli blu...
Quelli blu! [risate]
Capita anche con le gare... a te è mai successo di non avere i tuoi pattini per una gara?
Ehm...
A Skate Canada, una volta.
Sì, è vero!
Wikipedia...
Grazie Wiki! [risate]
Durante il tuo programma, i cronisti dovevano spiegare perché la performance non è stata molto buona.
Ah, per questo l'hanno detto.
Hanno cercato di spiegare cosa ti stava succedendo.
Quello è stato davvero un viaggio lunghissimo, perché era a Victoria, perciò abbiamo fatto probabilmente Ginevra-Montreal, Montreal-Vancouver, Vancouver-Victoria... è stato un viaggio molto, molto lungo, perciò abbiamo pensato che fosse normale che avessero perso la mia valigia. [risate] Troppe fermate, la valigia era troppo stanca!
Ma dal Giappone, ci sono così abituato che la mia valigia sa la strada a memoria! Non conosce l'aeroporto di Parigi?
Magari non le piacciono i francesi...
Nooo... non sono un hater... e neanche lei! [risate]

E' il momento di provare il finale... non ve l'ho detto, ma ho le prove fra cinque minuti! Devo [correre]...
Grazie mille!


0_c92ff_378338b8_L



Altre fotografie: www.photoya.de/en/album/music-on-ic...fanmeeting.html
http://fotki.yandex.ru/users/cathy16/album/151697/

Edited by .Anna. - 4/9/2014, 15:25
 
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AnnaB.
view post Posted on 5/9/2014, 11:40




Ciao a tutti :)

Stéphane ha confermato di voler incontrare i suoi fans ancora per "Intimissimi on Ice - OPERAPOP", a Verona.
Non sappiamo ancora il momento esatto: il suo programma non è ancora definitivo, perciò potremo saperlo con certezza solo pochi giorni prima. Al momento l'opzione più probabile è Venerdì 19, ma potrebbe anche doverlo spostare a Sabato o a Domenica, perciò tenetevi liberi, se volete incontrarlo ;)
Maggiori dettagli arriveranno il più presto possibile.

Qualche piccola regola:

- Questa non sarà una sessione di foto/autografi, ma un'occasione per incontrarlo, conoscerlo, parlare con lui. Se avete qualcosa che vorreste chiedergli o dirgli, questa è la vostra occasione, usatela ;)
- La lingua principale sarà l'inglese, perché la maggior parte delle persone presenti non sarà italiana. Ma per favore, sentitevi liberi di interagire se volete dire qualcosa, anche se non siete ferrati in inglese! Nessuno di noi è inglese, nessuno di noi è un insegnante di lingue...Stéphane è probabilmente quello che lo parla meglio, ma vi prometto che non vi giudicherà ;) e se invece proprio non ve la sentite, chiedete in italiano, qualcuno vi darà una mano.
Ovviamente non dovà essere Stéphane a fare il lavoro del traduttore (anche se lo farebbe meglio di me di sicuro). Io mi offro per tradurre in caso qualcuno voglia dire qualcosa in italiano, se c'è qualche esperto in traduzione che si vuole offrire però, fatevi pure avanti :)
- Non sentitevi costretti a parlare se non volete farlo. Potete anche solo ascoltare, se preferite. Godetevi il momento! ( Purtroppo l'anno scorso Serena era l'unica rappresentante del forum disponibile... ma quest'anno dovrebbero esserci più persone disposte a parlare, quindi promettiamo di non "forzare" nessuno! ;) )
- Avremo dei fotografi, quindi per favore non fate centinaia di foto, non fatelo sentire paparazzato. Non è una conferenza stampa, ma un incontro, fategli vedere i vostri occhi, non cinquanta obiettivi di fotocamere o le cover dei vostri smartphone :) vuole conoscervi, approfittatene! Ovviamente, nessuno vi impedirà di fare comunque qualche fotografia, solo siate discreti. E NON USATE IL FLASH.

E infine, la più importante:
- Comportatevi con tranquillità e rispetto di tutti i presenti, soprattutto di lui.

Divertitevi ;)


PS. RICORDO CHE NON VERRANNO DIFFUSE INFORMAZIONI SUL MEETING Nè SU PAGINE FACEBOOK PUBBLICHE Nè SU TWITTER, né avremo il tempo di informare tutti personalmente sui dettagli via messaggio privato, quindi tenete d'occhio questa discussione. Grazie per la comprensione!

Edited by .Anna. - 5/9/2014, 19:23
 
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view post Posted on 5/9/2014, 14:06
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quadruplo axel
.......

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Bene bene bene Anna ...... anche questa volta non ci resta che aspettare

P.S. Solo una precisazione non è vero che l'anno scorso c'era solo Serena a rappresentare il Forum visto che c'ero anche io - (entrambe siamo tra le socie fondatrici del Forum .... e siamo state noi con la nostra admin Marta che, dopo esserci conosciute sulla pagina FB di Stéphane, abbiamo decidere di fondare il Forum (all'inizio eravamo davvero in poche - ma poi siamo cresciute moolto bene!)


Aspettiamo notizie ed intanto mando un saluto a tutte voi !
 
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AnnaB.
view post Posted on 5/9/2014, 14:10




Intendevo che lei era l'unica "disponibile", nel senso che per raggiungere te e chiederti di fare le domande delle altre persone non presenti, avrei dovuto scavalcare fisicamente Stéphane ;) siccome eri seduta esattamente di fronte a lui... quindi ho puntato tutto su di lei :D
Prometto di non essere così insistente con nessuno questa volta :)
 
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view post Posted on 5/9/2014, 14:18
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quadruplo axel
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No problem Anna ;) :) ora ho capito cosa intendevi ......
Ora dobbiamo solo fare passare un pò di giorni

P.S. Potevi benissimo scavalcare Stéphane ;) :B): sarebbe stato un bel scavalcare he he he :rolleyes:
 
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eli77
view post Posted on 5/9/2014, 19:26




Buongiorno a tutte, scusate l'assenza....io vengo sabato mattina a Verona, quindi a meno che il Meeting non sarà sabato o domenica non potrò partecipare al Meeting...ma vedrò solo lo spettacolo.... :rolleyes: cmq spero di incontrarvi lo stesso... :P
 
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Petite Princesse
view post Posted on 6/9/2014, 10:19




Anche io arriverò sabato in tarda mattinata quindi confido in un meeting che non sia ancora di venerdì, si sa mai che quest'anno mi va bene :rolleyes:
 
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Yshia
view post Posted on 6/9/2014, 11:25




Grazie mille Anna ;)
 
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89 replies since 31/7/2014, 20:20   1986 views
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